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LORO CIUFFENNA, CASTELFRANCO DI SOPRA, PIAN DI SCO'

Sorto sul sito di un insediamento etrusco e romano, Loro ha conservato la sua impronta medievale derivatagli dall’omonimo castello, arroccato su una gola creata dal torrente Ciuffenna Fra i monumenti che vi si possono visitare sono di notevole interesse la CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA, che custodisce un trittico con Madonna e Santi di Bicci di Lorenzo e, nel PALAZZO COMUNALE il “Museo Venturino Venturi”, dove si conservano disegni e sculture dell’artista a cui Loro Ciuffenna dette i natali nel 1918 e che è deceduto nel 2002.
Da Loro Ciuffenna, ci si può dirigere alla volta di MONTEMARCIANO. Il borgo, anticamente sede di un ospedale sotto la protezione della famiglia fiorentina dei Pazzi, è caratterizzato dai resti di un CASTELLO, distrutto dai fiorentini nel 1288, e dalla chiesa parrocchiale dei Santi Lucia e Apollinare dove è visibile l’architrave duecentesco dell’antico edificio. Poco distante dal centro abitato si trova l’ORATORIO DELLE MADONNA DELLE GRAZIE, costruito nel 1522 e completato nel 1536; l’edificio è caratterizzato, all’esterno da un portico seicentesco, mentre nell’interno si conserva una Madonna in trono tra San Michele e San Giovanni Battista già attribuita a Masaccio ma forse di Francesco d’Antonio e databile a circa il 1420. Sempre seguendo la “STRADA DEI SETTE PONTI” si raggiunge CASTELFRANCO DI SOPRA una delle cosiddette “terre nuove” fiorentine. Fondata nel 1299 – sulle vestigia del Castello di Soffena – se ne attribuisce tradizionalmente il disegno ad Arnolfo di Cambio. L’originaria struttura urbanistica a scacchiera, ancora in parte cinta dalle mura con torri e con due delle quattro primitive porte d’accesso, conserva al suo interno la CHIESA DI SAN TOMMASO che, risalente al Mille, venne dotata nel XV secolo di un pronao e ampliata durante il Settecento.. Poco fuori le mura si trova la badia San Salvatore a Soffena, eretta nel Trecento, ha un impianto a croce greca ed ornata di affreschi di Bicci di Lorenzo (Storia della vita di San Giovanni Gualberto) e di Paolo Schiavo di cui si ammirano la Madonna col Bambino tra San Piero e San Francesco e nella lunetta Cristo in pietà. Sulla destra dell’edificio sorge l’antico monastero edificato dai Vallombrosani durante il Trecento sui resti di una struttura fortificata dell’XI secolo e rimaneggiata durante il Quattrocento e che, adibita ad altri usi in seguito alle soppressioni leopoldine, venne infine acquistata dallo Stato che l’ha restaurata. Il monastero conserva al suo interno anche un piccolo chiostro – impostato su pilastri – assai suggestivo. Da Castelfranco si raggiunge, infine, PIAN DI SCÒ, centro adagiato presso il torrente Resco (dal quale forse deriva il nome), che per le attività agricole che vi si svolgevano fu particolarmente fiorente in età granducale. Oltre ai resti, sul vicino Poggio della Regina, del maestoso castello dei Conti Guidi (datato fra il X e il XIII secolo), degna di nota è soprattutto la romanica pieve di Santa Maria dal cui sagrato, recentemente restaurato come tutta l’area circostante, si può godere del paesaggio di boschi e colline coltivate a ulivi e viti. La chiesa, con un’imponente torre campanaria, è documentata a partire dal 1008 [foto 7]. L’esterno presenta una semplice facciata su cui si aprono arcate cieche e due monofore; l’interno dell’edificio, a tre navate spartite da colonne con pregevoli capitelli decorati, conserva un affresco con la Madonna col Bambino di Paolo Schiavo.

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